Benvenuti nella Riserva Naturale delle Baragge, un angolo d’Africa nel cuore dell’Alto Piemonte. Qui il paesaggio sorprende: distese di erba dorata, querce solitarie, silenzi profondi. Il vento accarezza le brughiere, la luce cambia colore tra l’estate e l’autunno, regalando atmosfere che sembrano uscite da un documentario.
La Riserva si estende tra le province di Biella, Vercelli e Novara, abbracciando un territorio unico nel suo genere. Le baragge sono altopiani pianeggianti di origine fluvio-glaciale, caratterizzati da suoli acidi e poveri, che hanno dato vita a paesaggi aperti, quasi brulli, dove l’uomo ha sempre potuto coltivare poco, ma la natura ha saputo esprimersi con forza.
Tra le erbe alte e le brughiere, trovano casa querce, betulle, felci, ginepri e nei periodi più caldi fioriscono le ginestre che tingono tutto di giallo. La fauna è altrettanto eccezionale: aironi cenerini, poiane, caprioli e volpi sono solo alcuni degli abitanti di questa riserva così speciale.
La visita alla Baraggia Biellese più nota, quella del Baraggione di Candelo-Cossato, è una delle esperienze più suggestive: qui si cammina immersi in un paesaggio che sembra sospeso tra due continenti. E offre anche l’occasione per scoprire il famoso Ricetto di Candelo, piccolo nucleo fortificato di epoca tardo-medievale, tra i Borghi più belli d’Italia.
Per chi desidera approfondire, il Centro Visite di Castellengo ospita l’Ecomuseo della Baraggia e dell’Attrezzo Agricolo, dove natura e tradizione si incontrano.
Che siate amanti delle escursioni, della fotografia o semplicemente in cerca di un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, la Riserva Naturale delle Baragge vi aspetta. E vi sbalordirà.
Foto di copertina: Baraggia biellese_Arch. Fot. ATL Terre Alto Piemonte