Home Enogastronomia Crodino, l’analcolico biondo nato tra le montagne dell’Ossola

Crodino, l’analcolico biondo nato tra le montagne dell’Ossola

by Luca Mucci

«Se il paese di Cinzano ha il “Cinzanino”, l’aperitivo di Crodo si chiamerà Crodino». Con questa intuizione, il 14 luglio 1965 nasce il nome di un’icona senza tempo: l’analcolico biondo racchiuso in una bottiglietta da 10 centilitri, simbolo di un pezzo di storia italiana. Pochi giorni dopo, il 28 luglio, nello stabilimento di Crodo inizia ufficialmente la produzione: quel giorno furono imbottigliate 53.855 bottigliette, segnando l’avvio di un successo che avrebbe conquistato il mondo.

Nato dalla visione dell’imprenditore Piero Ginocchi e dalla maestria del “mago delle essenze” Maurizio Gozzelino, il Crodino è frutto di una ricetta segreta, ancora oggi. Erbe, spezie e radici – tra cui vaniglia, zenzero e scorza d’arancia – vengono lasciate riposare per sei mesi in botti di rovere, sprigionando un gusto unico, armonioso e inconfondibile.

Prima del Crodino, lo stabilimento di Crodo, già attivo da oltre trent’anni, si dedicava esclusivamente all’imbottigliamento di acqua minerale e bibite, sfruttando le preziose sorgenti della Valle Antigorio. Quest’acqua, rinomata per le sue proprietà benefiche, era utilizzata anche per cure idropiniche contro disturbi dello stomaco e dell’intestino.

La fama del Crodino crebbe rapidamente, anche grazie a campagne pubblicitarie indimenticabili. Tra queste, gli spot al Carosello con protagonista Brigitte Bardot contribuirono a consacrare l’immagine dell’analcolico biondo nel cuore degli Italiani.

Oggi, il Crodino continua a raccontare la sua gustosissima storia. A Crodo, il Centro Studi Piero Ginocchi, fondato dall’imprenditore nel 1982, è il luogo perfetto per soddisfare ogni vostra sete di conoscenza: uno spazio dedicato alla ricerca e alla cultura che celebra non solo un prodotto, ma un patrimonio prezioso del Made in Italy.

Ogni bottiglietta di Crodino è molto più di un contenitore: è un omaggio a un territorio, un piccolo capolavoro nato tra le montagne dell’Ossola che, dall’Alto Piemonte, continua a deliziare il palato di tutti.

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