Home Cultura & Tradizioni Santhià, Borgosesia e Varallo: i Carnevali tra storia e sapori

Santhià, Borgosesia e Varallo: i Carnevali tra storia e sapori

by Luca Mucci

Protagonisti indiscussi del Carnevale in Alto Piemonte, Borgosesia, Varallo e Santhià offrono esperienze immersive che raccontano l’anima di questa terra.

Il Carnevale di Santhià, risalente al 1338, è il più antico del Piemonte. Tra i momenti più caratteristici spiccano la presentazione delle maschere, la consegna delle chiavi — occasione per ironizzare su fatti e personaggi locali — e la famosa fagiolata, la più grande d’Italia, con la distribuzione di circa 20.000 porzioni. Le celebrazioni includono inoltre le Pule, una sorta di questua, e le Congreghe, dove ciò che è stato raccolto viene messo all’asta, insieme a veglioni e giochi popolari. Il tutto culmina con il simbolico rogo del Babaciu, il re del Carnevale, che chiude in bellezza il periodo più folle dell’anno.

A Borgosesia, negli anni il Carnevale si è arricchito di sfilate di carri allegorici, maschere caratteristiche e serate danzanti, alla presenza di Peru Magunella e della sua compagna Gin Fiammà, simboli di un’ironia giocosa che da sempre contraddistingue questa celebrazione. Ma il momento clou di questo carnevale è il celebre Mercu Scurot, letteralmente “mercoledì delle ceneri” perché si svolge nel primo giorno di Quaresima: è un evento che affonda le sue radici nella storia locale e mescola folklore, musica e divertimento, con la messa in scena di un lungo corteo che vuole rappresentare una sorta di funerale del Carnevale.

A Varallo, invece, il Carnevale storico unisce la ricchezza culturale della Valsesia a un’atmosfera festosa e coinvolgente, tra cortei colorati, balli e rievocazioni storiche che trasformano le strade in un palcoscenico a cielo aperto; le maschere simbolo, Marcantonio Carlavèe e la sua consorte Cecca, esprimono tutta la vivacità di questa festa.

 

Foto di copertina: Archivio Fotografico ATL Terre Alto Piemonte

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